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   Mercoledî 11 Dicembre 2002

Eterea

Franco Bifo Berardi
Di Franco Bifo Berardi:
"Si respira un'aria pesante. L'ambiente è sempre più inquinato. Non solo l'ambiente fisico, le città avvelenate da milioni di automobili, le coste devastate da maree di petrolio. Non solo l'ambiente sociale, aggredito dall'avarizia, dagli interessi privati, immiserito, spaventato dal sentore di una tempesta economica in arrivo. Anche l'ambiente mentale, lo spazio della comunicazione, lo spazio in cui si forma l'immaginario, la sensibilità, il desiderio, è inquinato assai pesantemente. E' inquinato dalla paura, è inquinato dall'arroganza, dall'aggressività economica, dal razzismo e dall'ipocrisia.

In Italia si è verificato un fatto strano. Un gruppo economico privato si è
progressivamente impadronito del sistema della comunicazione,
particolarmente di quella televisiva. Lasciamo perdere con quali metodi
questo gruppo privato si sia impadronito di tutto. Fatto sta che grazie al
predominio sui mezzi di produzione della mente collettiva, quel gruppo
economico ha conquistato il potere politico, e lo sta usando per
smantellare ogni spazio di democrazia nella sfera della comunicazione di
massa. L'epurazione della RAI - che sempre è stata al centro di ogni
lottizzazione - permette a questo gruppo privato di ottenere due obiettivi:
eliminare le voci dissenzienti e abbassare la qualità dei programmi RAI,
così da distruggere l'azienda pubblica e sottrarle fette decisive del
mercato pubblicitario.
Tutto questo era stato previsto, ma non cessa di sbalordire gli
osservatori. Forse però è meglio abituarsi all'idea, e ragionare su come
smantellare questa trappola politica e mentale.

Cosa dobbiamo fare in un frangente simile? Protestare contro la tracotanza
dei pesanti, che si sono impadroniti della cosa pubblica e ora la
smantellano per il loro interesse? Certo che dobbiamo protestare, ma
sappiamo già che non ci ascolteranno. Non hanno tempo da perdere, i
pesanti, con le quisquilie perditempo della democrazia. Grazie al
bombardamento mediatico hanno stordito la gente, e dallo stordimento sono
nate speranze opache e i voti sufficienti. Ora questi voti li usano per
farci quello che gli abbisogna giorno per giorno.
E cosa dobbiamo fare allora? Dimostrare contro le leggi razziste o contro
la corsa dissennata verso la guerra? Lo abbiamo fatto, ma non è servito
molto, perché alle anime pesanti serve creare un clima di guerra diffusa,
di persecuzione e di paura, in cui tutti volino bassi.
Perciò tirano diritto.
Non smetteremo di protestare e di dimostrare contro la pesantezza. La
pesantezza non si combatte, si dissolve. Dobbiamo trovare le vie che
aggirano, decostruiscono, disgregano, e alla fine dissolvono la pesantezza
che ci appesta l'aria.

Sperimentare democrazia. C'è una cosa che possiamo fare, e tanti la stanno
già facendo: sperimentare democrazia, assumerci la responsabilità di
disobbedire e di agire in maniera autonoma nei campi della comunicazione,
del sapere, dell'innovazione tecnica e dell'azione sociale.
E' un comportamento del tutto etereo, quello che proponiamo, un
comportamento fatto di sottrazione, diserzione, e al tempo stesso di
micro-interferenza, continuo dirottamento dei flussi di linguaggio e di
immagine. I pesanti hanno costruito una macchina enorme di dominio sulla
mente umana, qualcuno deve mettere a disposizione di tutti dei minuscoli
vascelli per fuggire in mille direzioni, per tracciare nuove rotte.
Orfeotv ha cominciato a farlo con i propri mezzi poverissimi, altri gruppi
di mediattivisti hanno cominciato a farlo, da Trieste a Termini Imerese.
Altri lo faranno. Telestreet si propone di allargare il fronte etereo.
Abbiamo messo insieme dei saperi, delle competenze: antennisti e
programmatori informatici, elettrotecnici e poeti, studenti di scienza
della comunicazione e videooperatori, montatori e filosofi.
Il nostro scopo non è quello di portare via a Bruno Vespa la sua audience
perché venga ad ascoltare OrfeoTV. Il nostro scopo è creare le condizioni
(culturali e tecnologiche) perché ciascuno possa smettere di essere
spettatore e diventare soggetto attivo di comunicazione e maturazione politica.

Solo un'onda di mutamento della vita quotidiana può dissolvere la nube
tossica che avvelena l'aria: un'onda di ribellione e di rilassatezza,
un'onda di non consumo, di assentesimo dai luoghi della paranoia produttiva
e militare, un'onda di calore sensuale e di resistenza ai ritmi
iper-produttivi, per sospendere il panico e disarmare l'aggressione.

Quello che stiamo proponendo è un principio di cittadinanza attiva.
Alcuni pensano che il compito dei movimenti che nascono dalla base sia
spingere la rappresentanza politica a fare opposizione in maniera più
adeguata, a rappresentare più coerentemente la democrazia.
Ma la democrazia non è solo rappresentazione del reale. E' anche
sperimentazione del possibile. Perciò non dobbiamo farci ossessionare
dalla sola idea di fare opposizione.
Il lavoro mentale, il lavoro che produce innovazione, saperi, codici e
interfacce tecniche, informazione e stili di vita non hanno bisogno per
esistere di rappresentanza politica. Hanno bisogno di strumenti, e di
disporre delle conoscenze necessarie per costruirli e farli funzionare.
Il lavoro creativo è chiamato a organizzarsi autonomamente. Questa è forse
una via di uscita dalla bassezza del presente."

di Franco Bifo Berardi

Meeting generale delle Televisioni di strada
Bologna, sabato 14 dicembre. Incontro di tutte le televisioni di strada, organizzato presso il TPO da Telestreet e Orfeo TV.
Una giornata di lavoro, di scambio, di incontro fra tutti coloro che intendendo opporsi al regime della televisione unica e, reclamando il proprio diritto alla libertà di espressione e di comunicazione, hanno deciso di dare vita in modo autonomo e autoorganizzato ad un network televisivo costituito dalla rete di Street-Tv che stanno nascendo in tutta Italia.

Inviato da Redazione, 12:15 PM
I vostri commenti

occorre abituarsi. le cose possono solo peggiorare. vedo tutto elevarsi a ritmo esponenziale...

Inviato da: aglaja on Dicembre 11, 2002 08:25 PM
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