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07/23/2002

MEDIASCAPE


Benvenut* in Mediascape, l'area tematica su Media e controllo di Indymedia italia.
Questo spazio ospitera' materiali riguardanti sia il cosiddetto mediawatch, cioe' la sorveglianza dal basso sui meccanismi dei media mainstream, che altro materiale riguardo all'evoluzione dei media e del controllo ad esso collegato.

Per partecipare, iscrivetevi alla mailing list italy-editorial@indymedia.org.

TV DI STRADA 24/12/2002

TV DI STRADA

Eterea: le tv di strada


Sabato 14 Dicembre si e' svolto al TPO di Bologna "Eterea" il convegno sulle TV di strada: riprendersi la televisione dal basso, creando una costellazione di microtelevisioni di quartiere, ognuna con un raggio d'azione di circa 150 mt. circa, che siano in grado di coordinarsi fino a creare una rete di comunicazione, cultura e informazione dal basso.
Sono gia` nati alcuni esperimenti, tra i quali: hubtv (nei giorni del social forum di Firenze) | Telefabbrica [ sulla chiusura di telefabbrica | storia ] | Orfeo Tv (il primo esperimento).
L'idea e' di fare con la Tv qualcosa di simile a quanto fatto a suo tempo con le Radio Libere degli anni 70, ripetendo l'esperienza di liberazione degli spazi comunicativi e costringendo, grazie al proliferare di centinaia di tv di strada, a prendere atto di una nuova realta` fino ad arrivare alla modifica di norme che regolano l'utilizzo dell'etere in modo incostituzionale: l'articolo 21 della costituzione vieta ogni limitazione al diritto di libera comunicazione citando "tutti hanno diritto di manifestare liberamente il proprio pensiero con la parola, lo scritto e ogni altro mezzo di diffusione", mentre la stessa telefabbrica e' stata chiusa secondo l'articolo 195 del codice postale in riferimento alla legge 223/90 mammi'.
Con non piu` di 1000 Euro ognuno puo` farsi la sua Tv di strada, usando un'antenna, un trasmettitore e un piccolo mixer, un videoregistratore una telecamera e un pc; chiaramente ci sono alcune cose da imparare, non ultimo conoscere tutte le conseguenze legali a cui si puo` andare incontro. continua >>

audio dall'iniziativa || altri spunti 1 | 2 | 3 || intervista: la verita' della tv di strada

THING.NET 25/12/2002

THING.NET

Thing.net chiude?


A causa delle pressioni della Dow Chemical, il provider Verio, di proprietà della giapponese Ntt, ha deciso di non concedere più a partire dal 28 febbraio la connessione al server Thing.net, che da oltre dieci anni ospita centinaia di siti di artisti, istituzioni artistiche come il Museum of modern art di New York, case editrici, controinformazione come Autonomedia e attivismo. Proprio il sito di The Yes men un gruppo che produce informazione per svelare i meccanismi dell?economia liberista, è all?origine dell?interesse del gigante chimico. Yes men ha infatti dedicato una parte del sito alla multinazionale chimica che ha assorbito la Union Carbide, nota per il disastro di Bophal (India). La pagina, il cui indirizzo era, www. dow-chemical.com, era una parodia del sito ufficiale della Dow. La pagina si trova adesso a un altro indirizzo, mentre www.dow-chemical.org rimanda direttamente alla home page della Dow, che evidentemente ha fatto pressioni sulla società presso la quale era registrata la pagina per ottenere il diritto a riassorbirla.
La realizzazione dei vari mirror delle pagine incriminate ha poi portato Verio alla decisione di chiudere comunque il contratto con thing.net. per evitare di essere a sua volta accusata di violazione del Digital Millennium Copyright Act [pdf file], che impone limiti ai provider in caso di infrazioni ai diritti di riproduzione dovuti ad alcune attività.

The thing ha già risposto organizzando una campagna di donazioni tramite PayPal. Il network intende acquistare un pacchetto di oltre 4 mila numeri IP dall?American registry for internet numbers. Gli Ip verranno distribuiti su una quindicina di provider di banda alta, in modo che non sia più possibile chiudere il network sulla base di una semplice lamentela. Il costo complessivo per l?operazione dell?acquisto degli Ip è stimato intorno ai 25 mila dollari.
Poi denuncerà Verio per aver leso il diritto di libera espressione.

Per aggiornamenti: The Thing Home | The Thing Roma
in english: Thing.net closes down?

NoWarTV 11/12/2002

NoWarTV

uno straccio di pace


Marterdì 10 dicembre, anniversario della Dichiarazione Universale dei diritti Umani, più di duecento piazze italiane si animano e si accendono per partecipare alla campagna "Fuori l'Italia dalla guerra" promossa da Emergency. Una giornata di iniziative diverse: dalle fiaccolate in piazza alle bandiere esposte sui balconi fino alla manifestazione telematica e alla maratona televisiva di No War TV.
Un pacifico attacco alle coscienze dormienti, nel tentativo di dare voce a quella maggioranza silenziosa che non condivide l?idea della guerra infinita.
A Roma l?iniziativa principale prevista è una fiaccolata che si svolgerà nell?area antistante il Colosseo.

Approfondimenti:

- NoWarTV trasmette sul canale satellitare 150
- 20:30 diretta in chiaro sulla rete Europa7


TERMINI IMERESE 11/12/2002

TERMINI IMERESE

Chiusa Telefabbrica


Con una chiamata alla caserma dei carabinieri, due funzionari del Ministero delle Comunicazioni hanno notificato a Telefabbrica la violazione dell'art. 195 del Codice Postale e ingiunto la disattivazione dell'impianto trasmittente a Termini Imerese.
A solo tre giorni dall'attivazione viene chiusa una piccola tv di strada, Telefabbrica, l'unica emittente che aveva dato voce alla lotta degli operai di Termini Imerese.
Sull'onda repressiva di questi giorni, ancora una volta, le voci non allineate vengono imbavagliate da un regime di monopolio mediatico.
Se ci fosse bisogno di ricordarlo viviamo nel libero stato di Banana, nel quale il Presidente del Consiglio e' proprietario di 3 emittenti televisive nazionali (una delle quali trasmette in aperta violazione della stessa legge Mammì) e il servizio televisivo pubblico e' un campo di battaglia tra politicanti, nella quale sono vittime la qualità dell'informazione e la libertà di comunicazione.

Questa tv di strada si rifa' ad altre esperienze che in questi ultimi mesi hanno dato vita al progetto di telestreet: a giugno le prime parole di Orfeo TV, a novembre, in occasione del Forum Sociale HUBtv, occupava una frequenza libera di Firenze, TV che si incontreranno il 14 dicembre a Bologna.
Il Ministero ha spento l'antenna ma Telefabbrica continua a vivere documentando quotidianamente la situazione di Termini Imerese. Tutto cio' si potra' vedere martedi 10 dicembre nell'ambito dell'iniziativa lanciata da Emergency contro la guerra.
Apriamo 1000 tv di quartiere!!


HUBTV 11/12/2002

HUBTV

HubTV UHF 60


Se 15 minuti di celebrita' vi sembrano pochi e perchè non avete ancora visto Hub Tv.
HubTV è una televisione aperta che disturba l'etere di Firenze durante i giorni del Forum Sociale Europeo. Per riceverla basta una televisione sintonizzata sul canale UHF60 e un pizzico di fortuna. Per farla è ancora più facile: basta affacciarsi all'Hub, il laboratorio di sperimentazione di saperi e libero godimento dei sapori che si è autoistallato nel parterre in Piazza della Libertà.

Perchè HubTV è una televisione open-broadcasting, a trasmissione aperta, che sta iniziando a confezionare il suo palinsesto insieme a tutte le realtà presenti nel laboratorio. La redazione è appesa al muro: la programmazione infatti è aperta a tutti quelli che hanno storie da raccontare, una faccia da mostrare o una videocassetta da infilare nel videoregistratore. Il palinsesto è fatto apposta per i deliri destinati a naufragare in bottiglia, per i messaggi che hanno bisogno delle zampette di un piccione viaggiatore, per le invocazioni che il Grande Fratello non riesce a sentire.
Verranno trasmesse cronache senza filtro dei giorni del Forum, raccontando umori e amori dei partecipanti, rappresentando la realtà attraverso mille diversi punti di vista: una programmazione variegata, dall'informazione al varietà, dalla diretta dei workshop al commento esoterico.

HubTV è un network di esperienze e competenze che si è riunito e ha iniziato a trasmettere alle 22.30 di mercoledì 6 novembre, occupando una frequenza libera dell'etere fiorentino. HubTV si ispira a quei laboratori di sperimentazione sul linguaggio televisivo maturate negli ultimi anni come Pratello Tv (Bologna, 1996), BoyCoop Tv (Firenze, 1998), Orfeo Tv (Bologna, 2002) che per prime si sono riappropriate delle frequenze, sperimentando TV di quartiere. La telepirateria è la risposta all'impossibilità all'accesso al media più potente del pianeta e la richiesta è quella di frequenze pubbliche ed emittenze libere.

HubTV è il sogno ad occhi aperti di un'altra emittenza possibile, un' emittenza che viene dal basso: aperta, orizzontale, senza mediazioni.

Aggiornamenti:
- 9.11 Video streaming HubTV
- 7.11 Que viva Hub! (Foto)
- 6.11 Inizio trasmissioni


14/10/2002

Tecniche di disinformazione - Manuale per una lettura critica dei media


Tecniche di disinformazione, manuale per una lettura critica dei media, è un testo elaborato dal Gruppo di aprendizaje colectivo-Comunicacion popular, della Escuela popular de Madrid, un centro di cultura popolare per persone adulte. Scritto in modo diretto e facilmente comprensibile, aiuta a capire come viene manipolata l'informazione sui media tradizionali.
La struttura della storia, la scelta del linguaggio, l'accoppiamento foto-testo, sono strumenti che vengono sapientemente utilizzati per far sembrare un evento quello che non è, oppure per fare in modo che l'attenzione del lettore converga solo su alcuni aspetti di una notizia, e ne dimentichi gli altri. In poche parole: per condizionare il lettore/spettatore.
L'informazione è diventata lo strumento più potente per manipolare la società, attutire il senso critico, far credere cose che non sono e cancellare quelle evidenti. Questo manuale spiega come viene svolta questa operazione. Per ora gli esempi sono quelli che le persone che hanno frequentato la Escuela popular avevano sotto mano: giornali spagnoli dunque, come El Mundo e El Pais.
Mettiamo insieme le prove della disinformazione in Italia.
Il manuale si può ricostruire con esempi italiani. Che tutti possono postare sul newswire (indicando per favore nel titolo Esempi tecniche di disinformazione, e nel sommario il capitolo a cui si riferiscono): articoli di giornali in cui la notizia appare in modo decisamente diverso da quello che dovrebbe, articoli nei quali la scelta di un particolare linguaggio costringe a porre l'atttenzione solo su alcuni aspetti di quanto è successo, fotografie che appaiono a sproposito, o che sottolineano volutamente aspetti secondari, o ancora che sono manipolate, o provengono da vecchi archivi. E ancora come vengono scelti i tempi del montaggio televisivo, per creare emozioni particolari. Si possono anche aggiungere articoli e riflessioni che aggiungono altre chiavi di lettura. In questo modo sarà possibile avere sotto mano un panorama di quello che ci viene offerto dai media tradizionali. A caro prezzo.

scarica il file rtf del dossier



Data ultimo aggiornamento: Sat, 28 Dec 2002 15:49:46 +0000

[ Feature in archivio per il dossier sui media]

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